Territorio
Montemarzino è una località situata in posizione dominante le valli Curone e Grue. La zona è rinomata e conosciuta ovunque per la presenza del tartufo, sia bianco che nero ed infatti la sagra del tartufo, che si svolge a S. Sebastiano Curone la terza domenica di novembre attira da sempre numerosi turisti nel territorio. Oltre ai porcini, ricordiamo anche la produzione del Montebore e la frutta, soprattutto le pesche di Volpedo, richieste ed apprezzate ovunque.
Le ciliegie di Garbagna, la fragolina profumata di Tortona. I vini Derhtona prodotto con uve timorasso, la barbera con la croatina presenti da sempre nelle nostre colline. Si può visitare lo studio del pittore Giuseppe Pellizza da Volpedo e la casa di Fausto Coppi.
La Storia
Per chi ignori gli usi feudali, è molto difficile comprendere la storia di Montemarzino; le prime notizie appaiono infatti nel 1081, quando la località apparteneva ai signori di Gavi, per poi sottomettersi, stante il consenso di questi ultimi, al comune di Tortona nel 1098. Viene citata poi tra le città assediate dal Barbarossa durante la spedizione del 1155, per poi passare nuovamente sotto il controllo di Tortona nel 1181. In quell'anno si chiamava "Monte Marasino". Il comune di Genova acquisiva tutti i diritti (onori, giurisdizioni, pedaggi, ecc.) nel 1198, mentre nel 1297 ritroviamo i signori di Gavi ribadire i loro diritti sul territorio, comprendente Montemarzino, Bagnaria e Montebore. Nel 1595 il paese divenne possesso degli Spinola, passando per successione dai Doria, possesso che fu mantenuto fino al 1753 quando venne ceduto al Re di Sardegna; da quel punto la storia si accomuna con quella del regno di Sardegna e, infine, dopo la parentesi napoleonica, con quella del regno d'Italia.
Info
Chiuso Martedì e Mercoledì
0131 878135